Narrativa

Malaika

19.50

di Lizardo Carvajal

Malaika è una bambina africana, principessa di un branco di elefanti, che vive sul dorso di suo padre Komba. Guida del branco è la mamma, l’elefantessa Nary.
Nel viaggio attraverso la savana, capisce che la memoria è la chiave della sopravvivenza. Nel suo percorso incontrerà cacciatori, giorni di siccità e oasi prosciugate; scoprirà il valore dei sacri baobab, i misteriosi alberi che crescono al contrario. I giorni più difficili saranno quelli in cui il papà non potrà proseguire il viaggio con loro. Malaika si troverà ad affrontare una dura prova, diventando una coraggiosa piccola donna.

 

Malaika è anche la storia di ognuno di noi.
È la storia della nostra famiglia, del nostro percorso, dei cambiamenti che ognuno di noi affronterà. È difficile lasciar andare qualcosa o qualcuno, è difficile affrontare le piccole (e grandi) trasformazioni della vita. Ma è possibile.
Percorrere il nostro destino, creare la nostra mandria, seguirla, guidarla, che siamo uomini o donne, per raggiungere le sorgenti d’acqua e i nostri obiettivi, vedere i cambiamenti dell’altro, comprenderli e accettarli. È difficile ed è possibile.

 

Malaika è anche la storia di una grande collaborazione, fra Italia e Colombia, fra Sicilia (traduttrice siciliana) e Roma (casa editrice romana).

Guarda il cortometraggio!

I rospi della memoria

13.00

Camilo, 17 anni. Un profondo conflitto interiore di fronte alla scomparsa dei genitori avvenuta durante l’ultima dittatura militare argentina.
Tra verità nascoste e sentimenti contrastanti, il giovane protagonista si troverà a dover ricostruire la propria identità e un legame affettivo con dei genitori assenti. Un percorso complesso, in continuo divenire, fondato sui racconti di familiari e amici.
Dittatura argentina, desaparecidos. Ma non solo. In queste pagine c’è una storia anche italiana, una storia nostra, del passato, del presente e del futuro.

Diciannove traduttori, per diciannove capitoli, hanno dato vita a un coro che oggi ci permette di leggere queste pagine catturati dall’emozione e dal coinvolgimento. Scoprendo un mondo e una forza che viene dall’altro capo del mondo, ma che è anche nostra.
Un romanzo che arriva direttamente dall’Argentina, grazie a un gruppo di studenti e studentesse del corso di Lingua e Letterature Ispanoamericane (Università Roma Tre), in pieno “lockdown”. La solitudine e lo smarrimento hanno generato la necessità di condividere e costruire insieme un progetto concreto.
Questa edizione italiana vuole contribuire al salto della memoria da una sponda all’altra dell’oceano, portando l’attenzione sulle attuali violazioni dei diritti umani a partire dalla scoperta di quelle passate.
SAGGIO INTRODUTTIVO E TRADUZIONE A CURA DI
Susanna Nanni
AUTRICE
Graciala Bialet
CON IL CONTRIBUTO DEL
Dipartimento di Lingue Letterature e Culture Straniere dell’Università degli Studi Roma Tre
I TRADUTTORI E LE TRADUTTRICI
Bei Medina Antonio, Benedetto Giada, De Vivo Donatella, Di Bartolomeo Nicole, Galosi Serena, Lanna Michela, Lanternari Sara, Marchegiani Sara, Maruccia Aurora, Merra Francesco, Piccolo Ilaria, Pizziconi Sabrina, Pomponi Greta, Ridolfi Lavinia, Saputo Giulia, Silvi Valentina, Siraco Aurora, Teti Cristina, Tronti Gloria.

Apis in fabula | return

14.00

di Loretta Sebastianelli

È una raccolta di racconti surreali e fantastici. Api, farfalle, cani, pettirossi e fenici ma anche driadi, viandanti e personaggi in cerca di un modus vivendi. Le loro voci s’intrecciano in storie di vita e d’amore.

L’opera è composta da diciotto racconti divisi in tre sezioni. La prima sezione contiene sei testi prevalentemente d’amore. La seconda altri sei sulla vita. L’ultima è antica, come i miti, gli archetipi e le favole.

L’arnia era in fermento.
Mancavano poche ore alla nascita della nuova Regina.
Un canto avvisava la Regina in carica che era tempo di lasciare l’alveare.
Io, insieme ad altre compagne, scelsi di seguirla.
In realtà stavo solo scappando.
Non volevo servire né l’una, né l’altra Regina.

Il bossolo d’ottone

13.00

di Loretta Sebastianelli

Un anti giallo.
La storia di Vittoria, “la Volpe”, una donna che per il suo 40° compleanno si regala una pistola e un proiettile, uno solo, quello che dopo una mese cambierà la sua vita per sempre. Vittoria è, infatti, intenzionata a commettere un delitto e lo dice subito. Conosciamo dunque, fin dall’inizio, il nome dell’assassino e l’arma del delitto. Tutta da scoprire, invece, l’identità della vittima.
Finale drammatico.
Epilogo sconcertante.

CONSIGLIATO a chi ama il genere giallo ma è pronto a mettere in discussione le regole di questo genere. A chi sa apprezzare una storia in cui -citando Chandler- il delitto viene commesso per un motivo e non semplicemente per fornire un cadavere ai lettori.

Ordinarie diversità

12.00

di Nicola Viceconti e Patrizia Gradito

Storie quotidiane di pregiudizi, abusi e intolleranze, ma anche di scoperte e accettazione, che possono appartenere a tutti più di quanto si possa immaginare. Racconti che narrano l’identità nelle sue diverse declinazioni lasciandoci a bocca aperta per il loro finale inaspettato, a volte inaspettatamente quotidiano. Un realismo surreale dettato dalla cultura di questa nostra società che ancora fatica a riconoscere il significato della parola ‘normale’.